Attacchi di panico: cosa sono e cosa fare quando l’ansia prende il sopravvento

Gli attacchi di panico sono crisi di ansia estreme accompagnate da sintomi fisici e psicologici che insorgono, per lo più, in maniera inaspettata e che provocano una crescente paura di perdere il controllo, di impazzire o addirittura di morire.  

 

A differenza  della paura fisiologica, che è una naturale risposta del nostro corpo e della nostra psiche a degli stimoli esterni, il disturbo d’ansia o ansia patologica, si manifesta invece in maniera costante con continue preoccupazioni, diventando un vero e proprio stile di vita, una modalità permanente, un atteggiamento pervasivo nei confronti dell’esterno.

 

È frequente e normale trovarci davanti a situazioni e stimoli ansiogeni che innescano una serie di risposte, sia emotive sia fisiologiche, nel nostro corpo, come per esempio la paura di dover affrontare compiti importanti o di sostenere incarichi rilevanti, che se affrontate in maniera sufficientemente adeguata, ci aiutano a rispondere a queste particolari difficoltà in modo consono.

 

Al contrario, quando la reazione a degli stimoli esterni diventa abnorme, eccessiva e disfunzionale e persiste oltre lo stimolo, compromettendo così il nostro funzionamento personale, relazionale e sociale, allora l’ansia diventa patologica.

 

Attacchi di panico e ansia: i sintomi più comuni

 

I sintomi degli attacchi di panico sono molteplici e si manifestano con un modalità sia somatica coinvolgendo tutto il nostro corpo, sia psichica andando ad alterare i livelli cognitivi e comportamentali.

 

A livello fisiologico come principali manifestazioni troviamo:

 

  • Palpitazioni o tachicardia
  • Sudorazione eccessiva
  • Tremore
  • Dispnea o sensazione di soffocamento
  • Dolore al petto
  • Nausea
  • Derealizzazione (senso di irrealtà)
  • Depersonalizzazione (sentirsi distaccati da se stessi)
  • Senso di sbandamento o vertigini
  • Brividi oppure vampate di calore
  • Parestesie (sensazione di torpore o di formicolio)

 

Tra le manifestazioni psichiche e comportamentali troviamo invece:

 

  • Preoccupazione intensa e persistente
  • Iper responsabilizzazione
  • Continuo rimuginio
  • Vuoti mentali e scarsa concentrazione
  • Irritabilità
  • Difficoltà nell’addormentarsi
  • Iper vigilanza
  • Paura di morire e di perdere il controllo
  • Perdite di memoria

 

Quando ci accorgiamo della presenza di questi sintomi, che solitamente non si presentano  singolarmente, ma comprendono più voci tra quelle descritte sopra e con una frequenza massiccia, e ci rendiamo conto di quanto questo stato d’ansia, di allarme continuo, stia avendo un impatto negativo sulla qualità della nostra vita, possiamo valutare la possibilità di affidarci a degli specialisti, come la Psicologa psicoterapeuta Gabriella Maggi che si occupa del trattamento di pazienti affetti d’ansia.

 

Attacchi di panico e ansia: cosa comportano?

 

Il disturbo d’ansia e gli attacchi di panico infatti se non trattati adeguatamente possono portarci a sviluppare delle serie conseguenze che interferiscono sia sul piano corporeo, sia sul piano cognitivo ed emotivo, sia su quello comportamentale, andando a intaccare la sfera personale, familiare, lavorativa e sociale.  

 

Può capitare infatti che sentiamo il bisogno di allontanarci dagli affetti a noi cari per paura di non essere capiti, oppure al contrario possiamo dipendere in maniera eccessiva da chi ci sta vicino per paura di rimanere soli nel caso si possa verificare un attacco di panico. A volte possiamo ridurre o evitare del tutto le situazioni quotidiane per paura di manifestare ansia in contesti non appropriati ed essere giudicati (come al lavoro, nei mezzi o luoghi pubblici) portandoci persino ad isolarsi o ad allontanarci dal mondo che ci circonda.

 

Attacchi di panico e ansia: come si curano?

 

Terapie psicologiche e farmacologiche possono dare sollievo e ridurre gli attacchi di panico.

 

Una volta accertata l’entità del disturbo, l’evento scatenante e la tipologia del disturbo con incontri conoscitivi tra il paziente e il terapeuta professionista allora si può intraprendere un vero e proprio percorso terapeutico.

 

La terapia come accennato in precedenza può prevedere la combinazione di un trattamento farmacologico, specifico del medico, integrata con una terapia psicologica, ambito di appartenenza dello psicoterapeuta.

 

Lo psicoterapeuta insieme al paziente prova ad esplorare le cause dell’ansia, (che possono avere un’origine lavorativa, relazionale recente o avere radici più lontane nel tempo) e a trovare le strategie più efficaci per fronteggiare queste situazioni vissute come difficili da gestire.

 

Attraverso un percorso terapeutico finalizzato al contenimento dell’ansia, lo psicologo clinico può dunque aiutare il paziente a cogliere le cause dello stato d’animo ansioso e attraverso un adeguato supporto emotivo, a riflettere sugli ostacoli che si frappongono al perseguimento di uno stile di vita sereno e appagante.

 

Riconoscere di avere un problema e decidere di farsi aiutare da uno specialista per intraprendere un percorso che conduca a migliorare la qualità di vita è un primo passo. 

 

Se pensi di aver bisogno di aiuto e di un supporto psicologico non avere timore,chiama e affidati all’esperienza della Dr.ssa Gabriella Maggi.