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Che cos’è il burnout? Quando il lavoro provoca ansia e stress

Viviamo in un tempo frenetico. Le giornate tipo di ciascuno di noi sono scandite da impegni, orari, scadenze e appuntamenti. Nella fattispecie del lavoro poi, tutto questo si è amplificato, tanto che l’associazione con ansia e stress appare quasi inevitabile.

 

Un piccola dose di stress può anche essere positiva, in quanto ci permette di attivare il nostro corpo e la nostra mente, stimolandoci e spronandoci a dare sempre il massimo.

 

Quando però l’ansia e lo stress che hanno radici nel  lavoro diventano eccessivi, la sensazione di fatica accompagnata da assenza di entusiasmo e il mancato investimento di energia nel lavoro prende il nome di sindrome di burnout.

Che cos’è il burnout?

Il termine burnout, che letteralmente si traduce in bruciato, scoppiato, fa riferimento a uno stato di esaurimento sul piano emotivo, fisico e mentale, derivato da uno stress lavorativo cronico che non si è in grado di gestire.
Come suggerisce l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) il termine burnout “viene utilizzato per descrivere una particolare forma di esaurimento psicofisico collegato al mondo del lavoro”.

Si tratta quindi di un particolare tipo di stress che si manifesta principalmente nelle cosiddette “professioni di aiuto” ovvero tutte quelle occupazioni che richiedono un forte coinvolgimento emotivo da parte del lavoratore, ma anche tutte quelle professioni che implicano un contatto costante con le persone e le loro esigenze: infermieri, medici e assistenti sociali ma anche pompieri, forze dell’ordine, insegnanti, avvocati e manager, un elenco di professionisti con un alto carico di stress a rischio burnout.

 

Ma quali sono le cause e i sintomi di questa sindrome?

 

Cause e sintomi del burnout

 

Le cause che possono dare origine alla sindrome di burnout sono da ricercare in tutte quelle situazioni di forte divario tra le richieste dell’ambiente lavorativo e le risorse a disposizione del lavoratore. È proprio l’interazione tra questi due fattori, occupazionali e individuali, a dar vita al burnout: da una parte un ambiente e un contesto organizzativo estremamente stressante e dall’altra un mix di fattori personali insiti del soggetto.

 

Quali sono le cause del burnout?

 

I fattori e le cause che inducono questo tipo di stress possono quindi essere molteplici.

Tra i fattori più comuni di tipo esterno e quindi che riguardando la condizione lavorativa troviamo:

 

  • Sovraccarico di lavoro
  • Turnazione lavorativa
  • Mancato riconoscimento o una mancanza di stimoli gratificanti
  • Retribuzione non adeguata
  • Mobbing o ingiustizie
  • Tensioni tra colleghi
  • Ambiente di lavoro caotico con pressioni eccessive
  • Insicurezza lavorativa
  • Lavoro monotono senza sfide e obiettivi
  • Scarso controllo sulle proprie mansioni

 

Alcuni fattori invece di tipo interno e quindi prettamente legati alla persona possono essere:

 

  • Manie del controllo e perfezionismo
  • Difficoltà a dire di “no”
  • Eccessive pretese nei propri confronti
  • Elevate aspettative
  • Personalità introversa, oppure autoritaria o troppo ambiziosa e competitiva
  • Dubbi sul proprio operato
  • Impegni extralavorativi esagerati

 

 

Quali sono i sintomi della sindrome di burnout?

 

È bene ricordare che la sindrome di burnout non si manifesta in maniera improvvisa, i suoi sintomi emergono nell’arco di un tempo abbastanza dilatato.

 

La sintomatologia può essere molteplice.

 

A livello fisico si può manifestare con:

 

  • Mal di testa
  • Disturbi intestinali e gastrici
  • Stanchezza
  • Insonnia e disturbi del sonno
  • Tachicardia

 

Dal punto di vista psicologico invece è possibile sviluppare:

 

  • Depressione
  • Perdita della fiducia in se stessi
  • Insoddisfazione generale
  • Senso di fallimento
  • Frustrazione
  • Distacco e disinteresse
  • Senso di impotenza
  • Vulnerabilità
  • Chiusura e isolamento
  • Attacchi di panico e ansia

 

 

Cosa fare quando si pensa di attraversare il burnout?

 

Per prima cosa è necessario essere consapevoli di star vivendo una situazione lavorativa di alto stress: i segnali ce li invia il nostro corpo, a noi spetta il compito di ascoltarlo.

 

È importante comprendere che si sta attraversando uno stato di affaticamento, di burnout e provare a riconoscere di dover attuare dei cambiamenti oltre che a modificare l’atteggiamento nei confronti del proprio lavoro.

 

A tal scopo può essere d’aiuto una modalità più versatile nei confronti della vita, così come  ricercare gratificazioni al di fuori dall’ambiente lavorativo e ampliare i propri hobby e interessi.

 

Quando i sintomi però sono elevati e interferiscono compromettendo il benessere psicofisico, è opportuno rivolgersi subito ad un professionista come la Dr.ssa Gabriella Maggi, psicologa e psicoterapeuta in grado di fornire l’aiuto necessario a comprendere il problema e mettere in atto gli strumenti necessari per affrontare al meglio questa condizione, imparando a gestire lo stress e a dar voce alle proprie risorse interne.

 

Se ti trovi in una condizione di burnout o inizi a sentire le prime avvisaglie, contatta la psicologa e psicoteraputa Gabriella Maggi. Potrai ricevere il supporto psicologico di cui hai bisogno per recuperare il tuo benessere psicofisico.